Contatti e rimonte alla Rok Cup International Final per il KGT Racing Team

Tanta sostanza alla Rok Cup International Final 2018 per il KGT Racing Team: i piloti del team capitolino hanno dovuto fare i conti con tanti contatti nelle heat.

L’irruenza di chi si gioca il tutto e per tutto ad un appuntamento mondiale può giocare dei brutti scherzi e purtroppo i piloti del KGT Racing Team lo hanno appreso a loro spese. I troppi contatti nelle manche di qualificazione hanno obbligato i piloti gestiti da Stefano Tredicine a delle rimonte funamboliche che non hanno portato altro che piazzamenti, spettacolo ed un po’ d’amaro in bocca.

 

Nella combattutissima Mini Rok il pilota di Grottaferrata Riccardo Ianniello ha fatto del suo meglio, ma dopo una prima manche strepitosa è stato rallentato da un contatto nella seconda e da un problema tecnico nella terza manche. Per colpa di questi inconvenienti il kart #695 non è rientrato nei 34 classificati alla finale Rok, ma si è dovuto accontentare di un 18° posto nella finale Singha Trophy. Il campione Rok Rookie 2018 Vladimiro De Pascale, alla sua prima esperienza sul tracciato bresciano chiude al 50° posto, tre posizioni davanti all’equadoregno Rafael Teran e 13 posizioni davanti il piccolo sudafricano Luwive Sambdula. Da segnalare che questi tre piloti erano alla loro prima partecipazione alla Rok Cup International Final.

 

La categoria Junior Rok ha visto i piloti di Stefano Tredicine nelle posizioni che contano per gran parte del weekend: Charl Visser vince la prima manche e arriva secondo nella seconda gara di qualificazione, ma due contatti nelle successive due manche lo relegano al 17° posto sulla griglia di partenza della finale. Il sudafricano fa del suo meglio, sfiorando la top ten e chiudendo all’11° posto, ottima la sua prestazione, molto veloce e determinato. Top ten centrata da Kwanda Mokoena che parte 18° a causa di contatti nelle manche, tra cui una vinta ma poi penalizzato, chiude al 10° assoluto la sua prima partecipazione in Junior alle finali mondiali Rok, facendo vedere velocità e grandi sorpassi. Il romano Valerio Marzi, il più piccolo con “solo 11 anni”, è sempre stato velocissimo durante tutto il weekend, pecca di inesperienza in alcune fasi e causa alcuni contatti che lo portano a chiudere 25° assoluto, sfiorando il giro veloce in gara, a dimostrazione della sua velocità e competitività. Filippo Croccolino è l’unico che non riesce a centrare la gran finale per colpa di alcuni contatti nelle heat che lo hanno penalizzato. Mancava il giusto feeling con il mezzo per essere veloce come i suoi compagni e alla fine Filippo chiude al terzo posto la finale Bridgestone Trophy.

 

Nella categoria con il cambio Jose Brito dopo un weekend positivo, sempre competitivo e in lotta per i piazzamenti a ridosso del podio, causa una penalità scivola al 26° posto finale: nonostante un ottimo passo, l’equadoregno si è dovuto piegare alla volontà della direzione gara. Ottima la sua prestazione. Esperienza diversa per il connazionale Carlos Molina alla sua prima esperienza in kart: “prestato” dal mondo della auto, è stato protagonista di un ottimo crescendo durante tutto l’arco del weekend chiudendo al 23° posto la finale del Vortex Trophy.

 

“Abbiamo pagato qualche contatto di troppo nelle heat e qualche penalità. In queste gare è cruciale non fare errori per partire nelle prime file per puntare a vincere. Purtroppo tutti i nostri piloti, soprattutto nella Junior dove eravamo molto competitivi, hanno pagato questi inconvenienti. Per tutti è l’occasione di farsi notare in vista della prossima stagione, ma i contatti sono stati davvero un po’ troppi. Sono comunque molto soddisfatto del lavoro svolto da piloti e staff nell’arco di tutto il weekend: tutti i piloti si sono dimostrati molto veloci e abbiamo margine per il futuro.”

 

Qui i risultati della gara. Il team ora può riposare qualche giorno prima di tornare in pista per i consueti allenamenti in vista della Coppa Italia ACI Sport che chiude, come di consueto, la stagione agonistica.

 

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